C'era una volta....
un sindaco e la sua amministrazione.
E' questo l'inizio di una favoletta a lieto fine, ma dovremo attendere ancora molto per poter leggere ..... ed ora non c'è più.
Correva l'anno 2014 quando fui svegliato in piena notte dalle urla di vittoria: “Chi non salta comunista è". La destra nella figura dell'attuale sindaco era riuscita finalmente a vincere le elezioni comunali. Da quel giorno, e per ogni giorno, il sindaco davanti alle telecamere della RAI ha cacciato una lacrima per le casse vuote del comune, ed ogni giorno, da allora, i cittadini hanno cacciato molte lacrime nel vedere la loro città vivere il periodo di peggior degrado. Il mantra era sempre lo stesso: mancano i soldi. Passavano i mesi e la situazione peggiorava visibilmente fino a quando un bel giorno l'annuncio tanto atteso: raggiunto il pareggio di bilancio. Aumenteremo le tasse ma ora finalmente possiamo iniziare ad amministrare. E' da quel momento che la città ha subito il tracollo definitivo.
Accenniamo solo ad alcuni punti tralasciando molti altri non meno devastanti:
Se dovessi continuare a fare l’elenco delle contraddizioni di questa amministrazione probabilmente continuerei a scrivere anche dopo il lieto fine di questa favoletta… che purtroppo viviamo ancora come un incubo.
Eppure sembra che i nostri giornalisti del TG3 siano gli unici a non accorgersi del degrado di vivibilità della nostra città e dello stupro estetico che ha subito. Hanno sempre consegnato nelle mani del sindaco il microfono consentendogli di autocelebrarsi ogni volta che si accendeva la telecamera. Mai che abbia sentito una critica o una sollecitazione per qualcosa che non andava, una testata giornalistica che non fa inchiesta, non esprime valutazioni, si limita a garantire di dare voce a chi ne ha già troppa, senza andare tra i cittadini a verificare la reale situazione.
E’ sintomatica l’aggressione verbale di una giornalista (redarguita in seguito dall’ordine nazionale dei giornalisti) nei confronti di uno studente che manifestava contro il presidente della Regione e che non seppe in quel momento motivarne adeguatamente le ragioni. Credo che alla luce dei fatti oggi avrebbe saputo rispondere in maniera più puntuale.
La nostra città di Potenza è diventata la terra di nessuno. Tutti coloro che hanno contestato la raccolta differenziata sono stati tacciati di inciviltà ed arretratezza. E’ stato detto: non vogliono sacrifici e quindi si lamentano.
Facile sindaco far passare questo messaggio; 1000 evviva per la raccolta differenziata, è il metodo che viene contestato. Questa amministrazione sembra aver consegnato alle regole dettate dagli altri il nostro territorio: la CONAI ha ottenuto di decidere, a casa nostra, dove e come doveva essere gestita la raccolta differenziata. Il risultato? E’ quasi inutile parlarne, è sotto gli occhi di tutti: condomìni con portici diventati depositi dell’acta, passerelle di condomìni, dove bisogna fare lo slalom per evitare i bidoni.
E quel condominio che non ha la possibilità di tenere i bidoni sul proprio suolo: si arrangia. Vorrà dire che le famiglie pagheranno dai 150 ai 200 euro in più all’anno (oltre alla tassa dei rifiuti) a quelle ditte private che provvederanno a ritirare/portare giornalmente il bidone necessario. Quindi ancora una volta la fortuna gioca un ruolo predominante nella scelta di questa amministrazione; arrangiatevi sembra dire, l’essenziale che non mi fate riprendere dall'Acta; la vostra qualità della vita: non si può avere tutto, rassegnatevi.
Ma se volete un esempio più concreto della terra di nessuno dovrò necessariamente parlarvi della zona dove abito. Sono un cittadino di via Vaccaro, nel tratto compreso tra piazza XVIII Agosto e l’incrocio con viale Dante. Appena questa amministrazione si è insediata ho dovuto pagare 80 euro per poter parcheggiare la mia auto in questa via. Mi direte ma perché questo trattamento di “privilegio” rispetto agli altri cittadini di Potenza. Me lo sono chiesto anch’io ma di risposte intelligenti non ne ho ancora sentite. Sembra che abitare nei pressi del centro storico sia un privilegio che va pagato. Ho chiesto: ma in questo modo troverò il posto sempre: risposta no, anzi mai. Sarai solo esente dal pagamento del parcheggio in quella zona.
Ora considerate una serie di cose: c’è la partita allo stadio, dove parcheggio? : in via Vaccaro; vado alle manifestazioni realizzate al centro storico: dove parcheggio? : in via Vaccaro anche sui marciapiedi se necessario; devo fare le spese natalizie, dove parcheggio? : in via Vaccaro; per la Santa Pasqua, parcheggio in via Vaccaro; e vuoi dimenticare la gara dei carretti (tradizione sconosciuta al 99% dei cittadini) che obbliga la rimozione di tutte le auto da quella via, non importa se meno di un mese prima è stata obbligata la stessa cosa per il passaggio della Sfilata dei Turchi (ora si dirà che a me non piace la sfilata); ma di lì a poco ci sarà la festa di S. Anna, e dove parcheggio: in via Vaccaro ovviamente e potrei continuare per molto ancora.
Attenzione nessuno vuole pretendere di privatizzare via Vaccaro ma vi lascio immaginare la qualità della vita di noi cittadini che abitiamo lì soprattutto alla luce delle scelte che ha fatto questa amministrazione comunale. In questa via ci sono due posti handicap liberi senza numerazione; due fermate inutili dell’autobus che sono in fase di allestimento, quindi non sono strisce blu e ovviamente perennemente occupate da chi va a lavorare nei dintorni, lasciando l’auto anche tutta la giornata; un carico e scarico da lasciare libero fino alle 20; un distributore di benzina che prima e dopo le pompe gestisce il suo suolo privato. Gli abitanti di Corso Umberto ed di Montereale (ponte in fase di realizzazione) dove credete vengano a parcheggiare?
Le modifiche di queste assurdità (fermate autobus inutili visto che ce ne sono due a 50 metri sopra e sotto, handicap liberi, prezzi irrisori per il parcheggio, che disincentivano l'utilizzo dei trasporti pubblici, ecc. ecc.) potrebbero in qualche modo attenuare il disagio ma il Comune fa l’ennesima furbata: da due giorni altri due posti sono stati sacrificati, e guarda caso proprio in via Vaccaro, per permettere la ricarica alle auto elettriche.
Anche qui non viene contestata la scelta di porre colonnine che saranno di supporto per il futuro più o meno prossimo della viabilità, ma la collocazione. In una situazione già difficilmente gestibile, si è scelto, quasi come una sorta di accanimento, di peggiorare la vivibilità di questa terra di nessuno. L’allestimento è a carico dell’Enel, ma ancora una volta è il privato a scegliere dove e come gestire il suolo pubblico. Ma il suolo, caro sindaco, è di tutta la cittadinanza, e va gestito nel solo interesse dei cittadini tutti. Era necessario far scegliere una via già ingolfata dalle vostre iniziative e dalla vostra miopia. Se un privato qualunque avesse fatto dei lavori su suolo pubblico, avrebbe dovuto rispettare, giustamente, severe norme per il ripristino di quel suolo pubblico. Avete visto lo scempio che hanno fatto per mettere quella colonnina: palo e colonnina che invadono il marciapiede restringendolo, quadri di plastica per gestire la corrente che rovinano irrimediabilmente l’estetica della via. I sanpietrini sono stati rimossi ed invece di pretendere come da legge il ripristino decoroso di quanto danneggiato, sono stati appoggiati lì in maniera a dir poco sciatta.
Non vedo l’ora di arrivare alla fine di questa favoletta, ma nel frattempo, spero che sindaco ed amministratori evitino di prendere altre iniziative, sarebbe vero accanimento nei confronti di chi è stato già abbondantemente sfiancato.
Pesarini Raffaele uno degli abitanti esasperati di Potenza abitante in via Vaccaro.
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Le foto che seguiranno sono particolarmente forti, per questo si sconsiglia la visione a tutte quelle persone di buon gusto che ancora non credono alla fine che ha fatto la loro città.
Viale Firenze
Tabelloni elettronici orari autobus
Colonnine ricariche elettriche
S.Rocco
Viale Firenze
Bidoni spazzatura portici
Viale Firenze
Tabelloni elettronici orari autobus
Chiesa S.Rocco
Vorrei poter scrivere l'epilogo di questa favoletta, ma purtroppo bisogna attendere ancora, speriamo almeno che l'attesa sia la meno dolorosa possibile per tutti i cittadini di Potenza.